DIRETTIVA ATEX

NORMATIVA ATEX

La direttiva ATEX è un argomento che ricorre spesso nelle discussioni tecniche in fase di progettazione di impianti o di automazioni ma non è sempre chiaro quale sia il percorso corretto per affrontare l’argomento e lo scopo di questo documento è quello di cercare di definire gli ambiti della direttiva e la corretta applicazione.

ATEX è l’acronimo di “ATmosphere EXplosive” cioè atmosfera esplosiva che già dal nome lascia intendere molto a riguardo dell’attenzione che bisogna prestare all’argomento. Ovviamente sarebbe più corretto dire “potenzialmente esplosiva” in quanto diventa esplosiva solo al determinarsi di certe condizioni che la norma UNI EN 1127-1 definisce come segue:

Autoaccensione delle polveri
Fiamme e gas caldi
Correnti elettriche vaganti
Elettricità statica
Superfici calde
Scintille di origine meccanica
Malfunzionamento materiale elettrico
Fulmini
Onde elettromagnetiche a radiofrequenza
Onde elettromagnetiche da 3x1011Hz a 3×1015 Hz
Radiazioni ionizzanti
Compressioni adiabatiche e onde d’urto
Ultrasuoni
Reazioni esotermiche

La direttiva dell’Unione Europea ATEX è composta da due parti distinte:

La 2014/34/UE (che ha abrogato la precedente 94/9/CE) ha la finalità di regolare attrezzature e componenti destinati ad essere utilizzati all’interno di aree con atmosfere potenzialmente esplosive, si rivolge ai costruttori di queste attrezzature obbligandoli a redigere un apposito certificato ATEX che ne dichiari la sicurezza di utilizzo.
La 99/92/CE che ha la finalità di tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori che devono operare all’interno di aree con atmosfera potenzialmente esplosiva pertanto si rivolge agli utilizzatori che mettono in esercizio le attrezzature certificate ATEX.

La finalità della direttiva è quella di minimizzare gli incidenti causati dalle esplosioni definendo uno standard di requisiti minimi di sicurezza per le attrezzature, i componenti e l’incolumità dei lavoratori.

Per ottenere queste finalità è necessario classificare i vari parametri concorrenti alla generazione di atmosfere esplosive definendo i gradi di pericolosità ambientale e i livelli di protezione che attraverso una corretta analisi permetta di identificare tutti gli accorgimenti tecnici idonei ad annullare ogni situazione di innesco latente.

CATEGORIE ATEX

Per quanto riguarda la classificazione ATEX 2014/34/UE, relativa alle attrezzature a marchio CE, facciamo riferimento alla tabella a seguire che classifica le apparecchiature in categorie:

ZONE ATEX

Per quanto riguarda la classificazione ATEX 99/92/CE relativa alla salute e alla sicurezza dei lavoratori in atmosfere esplosive, facciamo riferimento alla tabella a seguire relativa all’obbligo del datore di lavoro di suddividere in “zone di pericolo” le aree produttive secondo EN60079-10:

CODICI ATEX

La codifica ATEX è una sigla attraverso la quale si può identificare la capacità di un determinato componente di poter essere utilizzato in determinate zone potenzialmente esplosive:

LEGENDA:

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